Utilizzo “parapetti universali”
26/04/2008
In molti cantieri edili è sempre più facile vedere installati “parapetti universali” il cui profilo metallico posto a sostegno del fermapiede, non consente a quest’ultimo di aderire al piano di calpestio, lasciando tra i due uno spazio di 35mm.
L’installazione di tali “parapetti universali” non corrisponde alle disposizioni rinvenibili nell’art. 24,comma1, del D.P.R. 7 gennaio 56, n°164 che recita :
“Gli impalcati ed i ponti di servizio, le passerelle, le andatoie, che siano poste ad un’altezza maggiore di due metri, devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto costituito da uno o più correnti paralleli all’intavolato, il cui margine superiore sia posto a non meno di metri uno dal piano di calpestio e di tavola fermapiede alta non meno di cm.20, messa di costa ed aderente al tavolato“.(ora All. XVIII, 2.1.5, T.U.)
Al quesito posto dal sottoscritto e dal collega circa l’utilizzo non corretto di tale parapetto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a firma del Dirigente Dott.ssa A.M. Faventi, ha risposto:
“..si precisa che, sui luoghi di lavoro, nel caso si utilizzi un parapetto di tipo prefabbricato “universale”, è necessario che i predetti requisiti siano valutati in conformità al D.Lgs. 626/94 e s.m.i., previa opportuna analisi dei rischi”.
Quanto affermato dal Ministero viene tradotto dal sottoscritto con le due foto.