E se sono sprovvisto di “Dichiarazione di conformità” dell’impianto elettrico ?
Buongiorno,
sono il proprietario di un immobile storico situato in una cittadella di carattere storico.
Tale immobile è affittato con regolare contratto di affitto ad una coppia di persona che lo utilizzano come residenza ma anche come studio di rappresentanza e di lavoro per una loro attività di vendita di bagni stilizzati.
Di fatto l’immobile è più una sorta di uffici con computer, scrivanie, stampanti etc…. in ogni stanza dove ci lavorano anche degli impiegati.
Dalla affittuale ho ricevuta una richiesta in merito alla dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico. Chiedo cortesemente cosa di fatto devo fare ed a chi rivolgermi oltre ad eventuali Vostre dritte che potete suggerirmi
Quello che le è stato chiesto è giusto.
Il suo immobile, già dopo l’entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n°46, doveva essere provvisto di dichiarazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato (elettricista, inteso come lavoratore autonomo o impresa elettrica) e relativa denuncia dell’impianto di terra all’ISPESL competente territorialmente.
Oggi, poiché verosimilmente, lei non ha adempiuto a quanto innanzi detto o non so ritrova la dichiarazione di conformità dell’impianto, non deve fare altro che chiamare una impresa che si occupa di impianti elettrici e farsi fare una “revisione” dell’impianto elettrico.
L’impresa o il tecnico abilitato le rilasceranno, ai sensi dell’ art.7, comma 6, D.M.37/08, la “DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA” che in realtà è una dichiarazione che l’impianto elettrico è conforma alla normativa vigente.
Successivamente trasmetterà la relativa comunicazione all’ISPESL, competente territorialmente, la denuncia dell’impianto di messa a terra ai sensi del D.P.R. 462/01.