Negli appalti pubblici, l’ente appaltante quando avrà la certezza del numero delle imprese che opereranno alla realizzazione dell’opera per poter designare CSP e CSE?
Egr. Ing.
Sono il tecnico di un comune e per caso mi sono imbattuto nel suo sito per cui colgo l’opportunità di porle un quesito. Nell’espletamento della gara di appalto, come può il RUP conoscere a priore se che si aggiudicherà la gara ha le capacità di non dover subappaltare i lavori? Questa domanda è in relazione alla nomina o non del Coordinatore in fase di progettazione.
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi.
Il Responsabile del Procedimento che “ ope legis “ è il Responsabile dei Lavori, ha la certezza del numero delle imprese che realizzeranno l’opera appaltata, solo all’apertura delle buste contenenti le offerte atteso che l’art 118, comma 2, del D.lgs 12 Aprile 2006, n° 163, sancisce che i concorrenti all’atto dell’offerta devono indicare i lavori o le parti di opere che intendono sub-appaltare o affidare in cottimo. Quindi solo all’apertura delle buste si ha la certezza del numero delle imprese esecutrici. Alcune regioni, già nella fase progettuale dell’opera, chiedono la redazione del PSC a prescindere dal numero delle imprese che opereranno in cantiere. Nel caso di specie sia il CSP che il CSE, una volta designati, restano in carica anche se nel cantiere opererà una sola impresa, con grande soddisfazione dell’impresa esecutrice che non dovrà redigere il PSS.
Su tale problematica la Corte dei Conti non è ancora intervenuta.