Sicurezza nella scuola: un’attenzione particolare per i diversamente abili
14/09/2008
È da poco iniziato in molte scuole italiane l’anno scolastico 2008/09 e voglio ricordare a tutti coloro che si occupano di sicurezza nelle scuole di non dimenticare, come spesso accade, i problemi inerenti i luoghi di lavoro per i diversamente abili.
Anche se negli ultimi anni si è posta l’attenzione su tale problema, purtroppo ancora rimane parecchio da fare.
È doveroso per tutti noi porci delle domande:
In quante scuole si è provveduto all’abbattimento delle barriere architettoniche? In quante scuole i diversamente abili vengono collocati ai piani superiori non tenendo conto di eventuali evacuazioni? In quante scuole non sono previsti i servizi igienici per i diversamente abili?
In merito al problema che andrò ad affrontare, in modo sintetico, voglio ricordare sopratutto ai Dirigenti scolastici, che per la prima volta hanno un diversamente abile nel proprio istituto, di aggiornare il D.V.R. così come sancito dall’art.4, comma 5, lettera b), del D.Lgs 626/94 e s.m.i. che recita: “ Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e in particolare aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro…”
A tale uopo faccio rilevare che ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs 81/08 (impropriamente definito Testo Unico della sicurezza) per gli istituti di istruzione ed universitarie e per gli Istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado (…) fino al 15 maggio 2009 continueranno a trovare applicazione le disposizioni previgenti (D.Lgs. 626/94 e.m.i.).
Per quanto attiene ai problemi dei diversamente abili viene spesso “dimenticato” il D.P.R. 24 Luglio 1996 n° 503 “regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”.
Per barriere architettoniche si intendono gli ostacoli fisici che possono essere fonte di disagio per la mobilità delle persone e soprattutto per che presenta una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea (Foto 1)
Anche l’art.30, del D.Lgs. 626/94 e s.m.i., pone particolare attenzione ai problemi dei diversamente abili in relazione ai loro bisogni con particolare riguardo ad aule, vie di circolazione, porte, scale, servizi igienici ecc., che cercherò di trattare singolarmente in modo succinto.
Le aule destinate a studenti diversamente abili o momentaneamente impediti devono, possibilmente, essere collocate al piano terra. Particolare attenzione deve essere posta per le finestre che non sono di tipo “scorrevole poiché costituiscono un potenziale pericolo per gli studenti, dal momento che, nella fase d’apertura, possono interessare l’area di pertinenza dell’allievo a causa, spesso, della superficie molto ridotta delle aule (Foto 2).
Tale inconveniente può causare ferite per urti e tagli.
Vie di circolazione
Le vie di circolazione interne o all’aperto che conducono a uscite o a uscite di emergenza devono:
- rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro;
- non essere ostruite da oggetti in modo da poter essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti (Foto 3);
- essere evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati;
- essere dotate (quelle che le richiedono) di un’illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto dell’impianto elettrico.
- devono avere altezza minima di m. 2,00 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio.
Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza devono essere adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d’uso, alle attrezzature in esse installate, nonché al numero di persone che possono essere presenti in detti luoghi.
Porte
Nelle scuole le porte devono aprirsi nel verso dell’esodo (Foto 4). La porta, nella fattispecie, potrebbe costituire pericolo, in quanto aprendola può colpire accidentalmente persone che in quel momento transitano nel corridoio e causare infortuni anche gravi.
Per ovviare a questo inconveniente è opportuno segnalare a terra l’area di pertinenza dell’apertura della porta. Nel 99% delle scuole l’apertura delle porte nel senso dell’esodo non viene segnalata: eppure ciò comporta una spesa irrisoria. Con un barattolo di vernice o un nastro di colore altamente visibile si possono evitare gravi infortuni; la segnaletica a terra obbliga le persone a non oltrepassare la linea di delimitazione (Foto 5).
Scale
Agli studenti diversamente abili o temporaneamente impediti è opportuno assegnare un’aula posta al piano terra, come già detto, specie in quei plessi sprovvisti di ascensori.
La collocazione di tali studenti al piano terra agevola le operazioni di uscita anche in caso di evacuazione.
Le scale ed i relativi pianerottoli devono essere provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale e di altra difesa equivalente. Le rampe delimitate da due pareti devono essere munite di almeno un corrimano. Molti infortuni che si verificano nelle scuole sono dovuti a cadute “per scivolamento” dalle scale, essendo queste prive di dispositivi antisdrucciolevoli.
Servizi igienici
servizi igienici, salvo che per le scuole materne, devono essere separati per sesso.
Le porte devono aprire verso l’esterno del bagno ed essere sollevate dal pavimento; le stesse devono essere munite di chiusura dall’interno (salvo per le scuole materne) che, però, possa essere aperta dall’esterno in caso di emergenza.
La rubinetteria dei lavabi deve essere del tipo “a gomito” o “a pedale”.
Nei servizi igienici, quando non è possibile avere una aerazione diretta nell’antibagno, devono essere installati efficienti impianti di aerazione e ventilazione.
I servizi igienici fruibili anche da parte di studenti diversamente abili, devono essere dotati, in prossimità del WC, di un campanello di allarme. La suoneria deve essere collocata in un luogo presidiato dai collaboratori scolastici.
I luoghi di lavoro già utilizzati anteriormente al 1° gennaio 1993 possono non essere strutturati , ma devono essere adottate misure atte a consentire la mobilità dei diversamente abili e l’utilizzazione dei servizi igienico – sanitari da parte dei medesimi così come sancito dal comma 6 dell’art.30 del D.Lgs 626/94 e s.m.i..
Evacuazione
Particolare attenzione deve essere rivolta agli studenti diversamente abili o temporaneamente impediti soprattutto per quanto riguarda l’evacuazione. Tale procedura deve essere assistita per poter portare all’esterno dell’edificio gli alunni con ridotta e impedita capacità motoria o sensoriale.
Il Consiglio di classe deve stabilire il numero e le persone necessarie per tale compito; di solito vengono incaricati due studenti e designati due sostituti per ogni disabile che, in caso di emergenza si prenderanno cura dello stesso.
Il personale, oltre agli studenti, può essere reperito tra quello docente e non e dovrà essere idoneamente formato.
Il D.M. 9.4.94 introduce il concetto di “spazio calmo” quale luogo dove le persone che hanno difficoltà nell’affrontare i percorsi lungo le scale possono fermarsi in attesa dei soccorsi.
La prova pratica di evacuazione e sfollamento deve essere eseguita con serietà, prevedendo tutte le fasi di intervento in collaborazione con i Vigili del Fuoco.
Sarebbe opportuno effettuare le prove, tenendo conto che nella scuola potrebbe essere presente, in caso di evacuazione, personale docente e non o studenti con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Il Dirigente scolastico deve istituire un “registro evacuazione” sul quale devono essere annotate le prove di evacuazione che devono essere almeno due ogni anno (D.M. 26.08.1992); inoltre, si deve adottare un “registro dei controlli antincendio” che rappresenta l’elemento base per il rispetto delle condizioni di sicurezza.
Tale registro deve essere costantemente aggiornato sia in occasione delle verifiche periodiche (estintori, naspo, impianto rilevazione fumi ecc…) che in seguito ad interventi di manutenzione e controlli relativi all’efficienza degli impianti elettrici, illuminazione di sicurezza, ecc.
Dopo avere scritto questo articolo mi sono convinto ancora di più che le strutture pubbliche sono quelle dove la sicurezza arriva sempre per ultima.
Spesso, però, non è un problema di risorse finanziarie, ma solo mancanza di cultura della sicurezza.
Mi auguro che da domani la SICUREZZA possa decollare dai banchi della Scuola anche se, a mio parere, questo rappresenta un’utopia, forse perché gli studenti…..non votano.