Quando un locale è messo “fuori esercizio” ed è dotato di impianti (per scariche atmosferiche, terra, carroponti, ecc ecc) che fare?
Quando un locale è messo “fuori esercizio” ed è dotato di impianti (per scariche atmosferiche, terra, carroponti, ecc ecc) che fare?
Quando si mette un locale fuori esercizio cosa bisogna fare ? Basta un cartello esterno al locale o si deve comunicare qualcosa a qualcuno (es: ISPESL, ASL, ecc).
In un locale ci sono impianti che possono essere soggetti a controlli periodici di enti esterni (ad esempio a scariche atmosferiche, terra, carroponti, ecc )… se metto fuori esercizio e questi controlli non li effettuo più nessuno mi può dire niente?? Basta che inizio a rifarli in caso di “rimessa in esercizio”? O devo chiedere/comunicare qualcosa a qualcuno??
Grazie
Se un locale cessa l’attività, il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare a tutti quegli enti (ISPEL, ARPA etc.) che hanno una scadenza per verifiche varie (carroponti, messa a terra etc.) di trasmettere agli stessi i relativi libretti di verifiche rilasciati all’atto della prima verifica.
Se il locale resta inattivo per un determinato tempo e nello stesso periodo vi sono scadenze di verifiche, il datore di lavoro ne deve dare comunicazione agli enti interessati invitando gli stessi a rinviare le relative verifiche. E’ opportuno precisare che tali verifiche dovranno essere effettuate prima della ripresa dell’attività nel locale al fine di evitare che alla riapertura del locale le varie attrezzature siano prive di verifiche e quindi sanzionabili penalmente.
Per quanto attiene al cartello lo stesso ha una funzione di informazione; spesso anche nei ponteggi vengono affissi cartelli con la scritta “ PONTEGGIO IN ALLESTIMENTO” e l’opera è quasi ultimata.
Non bisogna dimenticare che se l’esercizio è sospeso per qualsiasi motivo e i dipendenti lavorano anche o per la sola messa in sicurezza dello stesso, la responsabilità di eventuali incidenti dovute a carenze prevenzionistiche, rimangono, comunque, a carico del datore di lavoro, dirigente, preposto, nell’ambito delle rispettive competenze.