Si possono utilizzare in cantiere anche prese e spine di uso domestico?
Preg.mo Ing. Esposito,
Vorrei una Sua consulenza in merito alle spine da usare in cantiere.
Secondo le mie conoscenze debbono essere usate spine di tipo industriale che hanno un grado di protezione elevato (IP), adatte per i rischi propri delle lavorazioni in cantiere.
Il problema che si pone è questo: se gli utensili non sono forniti di tali spine al fine di poter usare in cantiere tali attrezzature con regolarità le Imprese e/o Lavoratori Autonomi dovrebbero sostituire il cavo con la spina.
Mi è stato detto da più di qualcuno che in questo caso si perde la garanzia della Casa Costruttrice in quanto l’utensile risulterebbe “manomesso” e ovviamente gli Operatori non hanno alcuna intenzione di perdere la garanzia su un oggetto che magari può costare svariate centinaia di Euro.
A fronte di documentazioni che in merito ho consultato, sembra che possano essere usati degli adattatori di sistema che in taluni casi quando i lavori sono di modesta entità o non producono rischi dovuti a polveri, acqua ecc. sarebbero regolari pertanto non si incorrerebbe nelle inosservanze specifiche per il rischio elettrico
Nei cantieri anche se le prese e spine sono di uso domestico ma rispondenti alle norme CEI 23-5, CEI 23-16, CEI 23-50, possono essere utilizzate a condizione che le stesse siano protette da polvere e acqua, quindi utilizzate in ambienti chiusi come da articolo 8.1 della Guida CEI 64-17- fonte Elektro-
Negli altri casi devono essere utilizzate prese a spina a norma CEI 23-12, cioè del tipo industriale.
Il grado di protezione che prese e spine devono avere specie per l’alimentazione di molazze e betoniere ( che vengono lavate a spruzzo) è IP 67 ( anche se in letteratura si trova IP 45